Un successo incredibile e inaspettato sta travolgendo i social: l’inno “Venosa, Risorgi!”, creato da Giulio Curatella e Marinella Dal Sasso, ha ottenuto migliaia di visualizzazioni e condivisioni in pochissimo tempo, diventando un vero e proprio fenomeno virale.
Il brano, realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale per la musica e la voce, è un inno alla città di Venosa e alle sue radici storiche, unendo sonorità pop, rock, celtiche, country ed epiche.
Il testo, scritto da Giulio Curatella, racconta con passione l’orgoglio lucano, il legame con la terra e la volontà di riscatto, invitando i giovani a restare e costruire il loro futuro nella propria città.
Il video, montato da Marinella Dal Sasso, contiene immagini attuali e storiche di Venosa come la processione di San Rocco, quella di Pasqua e il Falò di San Giuseppe.
“Siamo rimasti sorpresi dall’accoglienza straordinaria – raccontano Giulio e Marinella – volevamo semplicemente esprimere il nostro amore per Venosa e dimostrare come l’intelligenza artificiale possa essere un potente strumento per valorizzare il territorio.
La risposta del pubblico è stata incredibile!”.
Tra i versi dedicati a San Rocco, al poeta Orazio Flacco e alle mura storiche della città, il brano è diventato in pochi giorni un simbolo di appartenenza e orgoglio per i venosini e per tutta la Basilicata.
Per il testo gli autori si sono ispirato alla canzone “Mille vote ancora” che ha recentemente cantato Rocco Hunt a Sanremo.
Anche questa canzone, infatti, tratta gli stessi temi ovvero l’attaccamento alle proprie radici, alla propria terra, alla famiglia.
L’inno è liberamente disponibile sui principali social, dove continua a raccogliere consensi e a far parlare di sé.
Il progetto non è a scopo di lucro, in quanto privo di diritti d’autore.
Ecco il testo completo della nostra canzone:
RISORGI VENOSA
In mezzo alla valle, sotto il cielo di fuoco,
Venosa s’alza, con un cuore che non si spezza.
Dal sangue romano, al fiato greco,
Siamo figli di Orazio, di una storia che non cede!
Alziamo la testa, non ci pieghiamo mai,
La terra è nostra, la nostra fede non tradisce.
Tra le mani la forza dei nostri avi,
E il nostro spirito combatte con ardore!
Venosa, risorgi, è il tempo di lottare,
Nel sangue e nel suolo, ci riconosciamo!
Venosa, viva, per te ci battiamo,
Siamo una roccia, nessuno ci può fermare!
Dalle mura del castello, dalle terre fertili,
I figli tornano a casa, perché la speranza non muore.
Il vento di San Rocco ci guida con forza,
E l’abbazia incompiuta ci ricorda chi siamo!
Dal fuoco dei briganti al coraggio del passato,
Siamo fieri, siamo uniti, siamo quello che siamo!
L’autonomia è la nostra bandiera,
L’indipendenza il nostro sogno!
Venosa, risorgi, è il tempo di lottare,
Nel sangue e nel suolo, ci riconosciamo!
Venosa, viva, per te ci battiamo,
Siamo una roccia, nessuno ci può fermare!
Dai monti ai fiumi, dai colli alle valli,
Il nostro spirito brilla, come fuoco eterno!
Per la famiglia, per la fede, per il lavoro,
Venosa, mai più ti fermeranno, mai!
Venosa, risorgi, è il tempo di lottare,
Nel sangue e nel suolo, ci riconosciamo!
Venosa, viva, per te ci battiamo,
Siamo una roccia, nessuno ci può fermare!
Siamo Venosa, e questo è il nostro destino,
Fiero, indomito, radicato nell’infinito!
Con il coraggio dei nostri antenati,
Rinasciamo, uniti, fieri e liberi!