Atella ha aperto l’intensa “tre giorni” di sacre rappresentazioni che caratterizzano l’area del Vulture-Melfese.
La città angioina da oltre mezzo secolo ospita una Via Crucis che, tradizionalmente, si svolge ogni Giovedì Santo.
Il corteo è partito da Piazza Duomo.
La processione, della durata di due ore, si è sviluppata nello scenario suggestivo del centro storico, attraverso la rievocazione della Passione e Morte del Cristo.
Le scene rappresentate sono state:
- il “Giudizio di Pilato”;
- l’incontro del “Cireneo”, che aiutò il Cristo a portare la croce;
- l’incontro con le Pie Donne (la Veronica, la Madonna e Maria Maddalena);
- la “Crocifissione”, svoltasi su una collinetta che domina la Valle di Vitalba, in prossimità del sito paleolitico.
La manifestazione è stata molto apprezzata dalla cittadinanza e dai turisti dei paesi limitrofi grazie al credibile contributo recitativo degli attori che, dopo circa due mesi di prove, si sono dimostrati preparati e pronti al grande debutto.
Organizzata dalla Pro Loco Vitalba, con il patrocinio del comune di Atella, della Regione Basilicata e dell’APT Basilicata, la “Via Crucis” del Giovedì Santo vive della sentita e corale partecipazione di oltre cento figuranti.
Il Venerdì Santo, invece, è stata la volta di Filiano, trasformatasi anche quest’anno nella vecchia Gerusalemme per la 33esima edizione della “Via Crucis Vivente”.
La manifestazione ha avuto il suo inizio in Piazza Autonomia per poi snodarsi anch’essa per le vie del centro storico, con una sintesi perfetta tra fede, tradizione e passione.
Un’intera comunità mobilitata, senza lesinare sforzi, per realizzare uno degli eventi più attesi dell’anno, la cui notorietà ha ormai travalicato anche i confini regionali.
Circa 100 attori e figuranti in costume d’epoca e 14 stazioni, scandite una dopo l’altra, che irrompono sulla folla e conducono al Calvario.
Le tante scene rappresentate hanno coinvolto attori non professionisti reclutati tra la popolazione filianese.
Tra di loro si sono sempre distinti gli interpreti di Gesù, per la loro drammaticità ed una forza espressiva tale da rasentare l’estasi mistica.
Anche la figura di Maria è rivestita da un’intensità coinvolgente, specialmente nell’attimo dell’incontro con Gesù sulla via del Calvario quando, dal loro volto, spesso in passato sono sgorgate vere lacrime di commozione.
Le fasi salienti rappresentate sono state:
- il processo davanti a Caifa e Pilato;
- la condanna del Cristo;
- l’incontro con Simone di Cirène, la Veronica, le Pie Donne, la Samaritana, la Madonna.
Tutto questo, con l’aggiunta delle tre cadute di Cristo, si è tenuto lungo il percorso, avente come scenario i vicoletti caratteristici.
Qui, tra la derisione dei soldati e degli astanti, Gesù è stato spogliato delle sue vesti, innalzato tra i due ladroni e, dopo la preghiera al Padre, ha lasciato il suo involucro terreno.
L’organizzazione della “Via Crucis Vivente” di Filiano è stata affidata all’Associazione Pro Loco di Filiano e al Gruppo “Amici del Presepe Vivente”, in collaborazione con la Parrocchia “Maria SS. del Rosario”, il Forum giovanile “C63” e l’Associazione culturale “La Furmicula”, e con il sostegno del Comune di Filiano, dell’UNPLI Basilicata, dell’A.P.T. di Basilicata e della Regione Basilicata.
Due incredibili rappresentazioni hanno caratterizzato questi piccoli borghi lucani e sono state in grado di offrire degli spettacoli davvero unici e coinvolgenti.
Di seguito, alcune foto delle due processioni.