Sono trascorsi sette anni dalla terribile ondata di neve e gelo che investì l’Italia e in particolare la nostra regione.
Una situazione climatica che determinò una vera e propria emergenza nazionale e che risparmiò solo poche aree della Penisola (come le coste del Salento, la Calabria e la Sicilia).
Gli stessi meteorologi furono spiazzati dall’intensità di questa corrente artica continentale che solo in Italia fece 57 morti, mentre nel resto d’Europa il bollettino fu molto più pesante.
Una neve copiosa iniziò a cadere intorno ai primi di Febbraio e non si fermò per giornate intere.
Tra le regioni più colpite l’Emilia Romagna, le Marche, l’Umbria, l’Abruzzo e la Basilicata, soprattutto il Vulture-Melfese.
Da Melfi a Rionero, da Venosa ad Atella, si accumularono decine di centimetri di neve, che in diverse zone raggiunsero anche i 2 metri. La situazione più critica si verificò nelle zone interne e nelle frazioni, isolate per diversi giorni a causa dell’impraticabilità delle strade.
Situazioni di disagio si registrarono anche nei vicoli dei centri storici: molte persone, soprattutto anziane, non potevano uscire di casa per via dello sbarramento causato dalla neve che arrivava oltre gli stipiti delle porte di ingresso.
Le amministrazioni comunali dovettero affrontare una dura prova: nonostante l’impegno, si rese necessario l’invio dell’esercito per consentire la liberazione delle strade e il soccorso dei cittadini rimasti isolati per giorni e giorni.
Ma non si possono dimenticare nemmeno le scene di tantissimi cittadini che armati di pale cominciarono a spalare, mattino e sera, per le strade.
Proponiamo di seguito una serie di foto scattate in quei giorni nelle varie zone del Vulture-Melfese.
Che ricordi avete di quell’evento eccezionale?