Si è tenuto oggi il primo confronto tra i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil e il Prefetto di Potenza a seguito della scomparsa della lavoratrice investita nell’area industriale di San Nicola di Melfi.
Di seguito i dettagli:
“Durante l’incontro è stato deciso che subito dopo capodanno si terrà un incontro ufficiale allargato anche alle categorie dei metalmeccanici per condividere un piano programmatico di interventi strutturali per la messa in sicurezza definitiva dell’area industriale di Melfi.
Dopo il 27 dicembre i segretari e il presidente della Regione si riuniranno nuovamente per definire gli interventi immediati nelle disponibilità delle somme che saranno individuate. È stato inoltre richiesto dalle organizzazioni sindacali nell’immediato la presenza di pattuglie della polizia municipale e organi di sicurezza per tutelare la circolazione dei lavoratori nell’area industriale.
A 5 giorni dalla scomparsa della lavoratrice investita dal pullman dopo il turno di lavoro, non facendo più ritorno a casa dai propri figli per l’assenza di sicurezza dell’area industriale, la Fiom Cgil interviene nuovamente chiedendo di agire urgentemente. Non può rimanere tutto come prima, con l’area industriale fatiscente e del tutto abbandonata. Da sempre la FIOM CGIL ha effettuato una serie di denunce e segnalazioni a tutti gli enti competenti e alle istituzioni regionali, anche per mezzo stampa, sulle condizioni di pericolo giornaliero che le lavoratrici e i lavoratori dell’area industriale di Melfi hanno dovuto sempre subire.
La scarsa illuminazione, soprattutto in prossimità degli attraversamenti pedonali dall’uscita delle fabbriche al raggiungimento delle fermate degli autobus, la mancata manutenzione delle strade e dell’area industriale tutta, nonché della segnaletica e di dossi per il rallentamento, oltre al mancato potenziamento della strada Potenza – Melfi, sono state le cause di tantissimi incidenti anche mortali che hanno coinvolto i lavoratori.
L’assenza delle istituzioni regionali in tutti questi anni dovrà essere colmata in tempi rapidissimi. Dopo il gravissimo evento, le lavoratrici e i lavoratori di tutte le aziende dell’area industriale di Melfi hanno risposto con una grande partecipazione allo sciopero indetto dal sindacato lo scorso 20 dicembre. Con un presidio silenzioso su tutti e tre i turni, i lavoratori hanno voluto commemorare Rossella e rivendicare un intervento immediato per la messa in sicurezza dell’area industriale, affinché nessuno rischi la propria vita.
L’azione immediata del sindaco di Melfi, che ha provato a illuminare qualche punto dell’area industriale, è apprezzabile, ma è chiaramente insufficiente. L’area è ancora troppo buia e poco sicura. Il sindacato non si fermerà fino a quando non avrà risposte concrete. Chiediamo pertanto di interdire l’area per garantire interventi strutturali di sicurezza. Diversamente si metteranno in campo ulteriori iniziative sindacali atte a risolvere una volta e per sempre questa situazione”.
Un tavolo di lavoro sui problemi della sicurezza nelle aree industriali della Basilicata, che vedrà la partecipazione dei sindacati e di tutte le istituzioni pubbliche interessate, verrà convocato nei primi giorni di gennaio.
Lo ha annunciato il presidente della Regione Vito Bardi nella riunione tenuta stamattina in video conferenza con i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Vincenzo Cavallo e Vincenzo Tortorelli.
Ha aggiunto:
“Per la sicurezza dei lavoratori ci dobbiamo muovere con un programma da realizzare nell’immediato e con le procedure che ci consentano di portare avanti le cose in maniera concreta. Con il sindaco di Melfi ho già concordato che le spese di primo intervento saranno a carico della Regione, poi nella riunione che terremo ai primi di gennaio dovremo definire un piano programmatico chiaro, non solo per l’area di Melfi, ma per tutte le aree industriali della regione che devono essere messe in sicurezza.
Atteggiamento consapevole e di grande responsabilità dei lavoratori e dei sindacati, necessità di un punto di vista comune, di capire che le cose si fanno insieme, con le istituzioni. Ora dobbiamo dare un messaggio di tranquillità a chi lavora. Un messaggio di speranza, che abbiamo il dovere di trasmettere, da concretizzare in fatti, per dimostrare con la nostra azione che il tavolo offre risposte concrete.
Abbiamo tutti profonda consapevolezza di quanto è accaduto, nessuna morte deve essere considerata vana, dobbiamo fare la nostra parte per evitare che episodi come quello accaduto nell’area industriale di San Nicola di Melfi, che è costato la vita ad una giovane donna madre di due figli, non accadano più”.